Revamping di impianti incentivati in Conto Energia: considerazioni e come procedere

Se sei proprietario o un referente tecnico di un impianto fotovoltaico incentivato con un decreto Conto Energia segui questo articolo per incrementare la tua resa energetica ed economica senza incorrere a spiacevoli disguidi.

Un impianto fotovoltaico dalla data di connessione in rete vede decrescere nel tempo le proprie performance energetiche, il che significa per il produttore un mancato introito ed un impatto negativo nel piano di investimento. Per questo motivo spesso si valutano interventi di ottimizzazione e ammodernamento degli impianti fotovoltaici, per renderli più efficienti.

I proprietari di impianti fotovoltaici con incentivi del GSE nel momento in cui deve effettuare un revamping totale o parziale devono attenersi a poche semplici regole per mantenere gli incentivi.

  • Gli impianti fotovoltaici fino i 3kW non devono dare comunicazione al GSE unicamente degli interventi di sostituzione degli inverter;
  • Per gli impianti sopra i 3kW, è sempre obbligatorio comunicare le modifiche al GSE entro 60 giorni dalla fine dei lavori;
  • Nel caso di un impianti in Primo Conto Energia, non è possibile installare la batteria d’accumulo elettrico.

Gli interventi che richiedono un po’ più attenzione sono la sostituzione totale o parziale dei moduli, in questo caso bisogna attenersi non solo alle procedure emesse dal GSE ma anche alla normativa di gestione dei RAEE (Rifiuti Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).

I moduli installati in sostituzione dei vecchi moduli possono avere qualsiasi potenza unitaria, l’unico vincolo è che la potenza complessiva post-intervento sia uguale alla potenza contrattuale pre-intervento, con deroga di un range aggiuntivo:

  • Per gli impianti fino ai 20kW, l’incremento massimo di potenza ammesso è  pari al 5% di quanto installato in precedenza;
  • Per gli impianti sopra ai 20kW, l’incremento massimo di potenza ammesso è  pari al 1% di quanto installato in precedenza.

Inoltre i moduli nuovi devono possedere le certificazioni richieste dal Quinto Conto energia, anche se l’impianto è incentivato con il Primo Conto energia. Le certificazioni richieste e che i produttori dei moduli fotovoltaici sono tenuti a possedere sono: ISO 9001, ISO 14001, OHSAS 18001, IEC 61215 e IEC 61730 (per i monocristallini e policristallini), IEC 61730 e IEC 61646 (per i film sottile), Factory Inspection e l’iscrizione al consorzio di smaltimento. Quindi sono documenti che devono essere forniti dal produttore dei moduli fotovoltaici al proprietario dell’impianto.

Attenzione. Come abbiamo detto, nel caso di intervento che riguardano i moduli fotovoltaici bisogna rispettare, oltre le procedure del GSE, anche la normativa di gestione dei RAEE. Per rendere chiaro e aiutare i proprietari degli impianti, anche in questo caso il GSE ha pubblicato una guida. I moduli fotovoltaici rimossi NON devono essere necessariamente avviati a smaltimento ma possono trovare una nuova sistemazione in impianti NON incentivati dal conto energia. Supponendo che un utente noti che la resa energetica ed economica del proprio impianto sia scesa del 20% e decida di effettuare un revamping totale, può decidere se avviare a smaltimento i moduli oppure creare un nuovo introito al suo piano di investimento.

I moduli rimossi molto spesso non sono guasti ma presentano soltanto delle produzioni minori e sarebbe un vero spreco ecologico ed economico sbarazzarsi di questi moduli. Il proprietario dell’impianto ha due alternative:

  • Creare un impianto non incentivato, se ha a disposizione un porzione di tetto adiacente o no, un terreno, ecc…
  • Vendere questi moduli ad altri soggetti.

In questo modo, si aggiunge una voce di guadagno nel piano di investimento iniziale.

Come comunicare al GSE gli interventi effettuati? Dal 2017 le comunicazioni degli interventi su impianti incentivati viene effettuato esclusivamente mediante l’applicativo SIAD sul portale del GSE. L’operatore deve inviare al GSE la relativa istanza entro 60 giorni dalla fine lavori, allegando la documentazione obbligatoria per ogni intervento e in maniera facoltativa la scheda di sintesi dell’intervento.
Nelle Procedure redatte ai sensi del D.M. 23 giugno 2016 “Impianti fotovoltaici in esercizio – Interventi di manutenzione e ammodernamento tecnologico”, pubblicate sul sito istituzionale del GSE, è riportata la specifica documentazione da allegare obbligatoriamente alla comunicazione dell’intervento di sostituzione dei moduli. Ma vediamo velocemente i documenti da presentare obbligatoriamente i base alle possibili casistiche di rimozione moduli.

  • Elenco delle moduli rimossi e installati in formato excel (marca, modello, matricola, stato, data evento);
  • Documentazione di destinazione moduli:
    • Smaltimento: nel caso di avvio o avvenuto smaltimento (stato fil excel RR) bisogna inviare l’Allegato 8.1 e nel caso degli impianto con potenza superiore a 10 kW anche Formulario Identificazione Rifiuti.
    • Furto: nel caso di furto o smarrimento ( stato file excel RF) bisogna inviare copia della denuncia presentata alle Autorità competenti.
    • Incendio o evento calamitoso (stato file excel RI): bisogna inviare documentazione attestante la denuncia alle Autorità competenti come Vigili del Fuoco o Polizia.
    • Sostituito in garanzia (stato file excel RG): bisogna inviare documentazione attestante il ritiro in garanzia (claim).
    • Vendita (stato file excel RV): bisogna inviare una fattura di vendita o nel caso di cessione gratuita una dichiarazione sostitutiva di atto notorio.
    • Scorta tecnica (stato file excel di): nel caso in cui i moduli rimossi non siano danneggiati, il proprietario può tenere i moduli rimossi in magazzino come scorta tecnica per future sostituzioni. In questo caso bisogna inviare una dichiarazione che indichi il luogo di stoccaggio e la destinazione (appunto, ” in scorta tecnica”).
    • Deposito temporaneo RAEE (stato file excel RD): nel caso in cui i moduli rimossi siano danneggiati ma non ancora avviati a smaltimento, l’utente può stoccare i moduli in un deposito temporaneo nel rispetto delle disposizioni del D.LGS 152/2006. In questo caso bisogna inviare una dichiarazione che indichi il luogo di stoccaggio e la destinazione (appunto, ” deposito temporaneo RAEE”).

Potrebbe sembrare che il GSE richieda inutili cartacce, come affermano alcune figure del mercato, ma secondo noi di ViverEnergia questi documenti richiesti aiutano a salvaguardare l’ambiente ed evitare che i moduli (classificati come RAEE e quindi molto inquinanti!!) finiscano in discariche abusive o peggio dispersi nell’ambiente. Più che una lotta contro la burocrazia alcune figure del mercato dovrebbero capire il motivo degli incentivi economici e la conseguente tutela dell’ambiente.

Molti referenti tecnici o utenti non conoscono le linee guida pubblicate dal GSE e mettono in repentaglio gli incentivi ricevuti solo per ignoranza. Non restare impreparato, INFORMATI in tempo.